Dicembre – 6

On 25 Novembre 2013 by admin

All’ultimo piano del condominio, diversi anni fa è stato ampliato uno stenditoio, apportando modifiche anche al vano scale. Da parte del Comune è stato rilasciato il condono nonostante che il condominio avesse sempre contestato l’opera negli anni: il condominio vorrebbe agire nei confronti del Comune per i danni subiti dal provvedimento. Lei cosa ne pensa?

 

Gentile Lettore,

non riesco a individuare alcuna responsabilità da parte del Comune che ha rilasciato la concessione in sanatoria.

L’ufficio tecnico del Comune, qualora fosse venuto a conoscenza di lesioni a diritti di terzi, manifestate tramite opportuni atti, non avrebbe mai rilasciato la concessione in sanatoria: diversamente, dirigenti e funzionari si sarebbero esposti a grossi rischi.

Entrando nel merito del problema, in applicazione dell’art. 1102 del cod. civ. (secondo il quale ciascun partecipante al condominio può servirsi della cosa comune purché non ne alteri la destinazione e non impedisca agli di farne parimenti uso) e dell’art. 1122 del cod. civ. (secondo cui ciascun condomino, nel piano o porzione di piano di sua proprietà non può eseguire opere che arrechino danno alle parti comuni dell’edificio) l’approvazione dell’assemblea dei condomini è necessaria soltanto quando l’intervento costituisce innovazione oppure quando altera in modo sostanziale il bene comune o ne varia la destinazione d’uso.

Il rilascio di una concessione da parte della pubblica amministrazione per la realizzazione o la sanatoria di un’opera è un rapporto diretto tra l’Ente e il richiedente, fatti salvi i diritti di terzi qualora fossero lesi (cfr. art. 11 del Testo Unico, D.P.R. del 06/06/2001 n. 380).

Secondo l’art. 11 del T.U., infatti, l’autorità che rilascia la concessione non è tenuta a effettuare accertamenti in merito ad eventuali pretese che potrebbero essere avanzate da terzi in quanto l’atto autorizzatorio serve esclusivamente a regolarizzare il rapporto che viene ad instaurarsi tra privato e pubblica amministrazione all’atto della richiesta.

Riconducendo le sovrastanti nozioni al problema da Lei esposto, la mancata autorizzazione del condominio all’esecuzione delle opere (anche se le stesse sono state regolarmente concesse) rimane una questione di carattere privatistico dalla quale resta estranea la pubblica amministrazione, fatta salva la facoltà del condominio di citare quest’ultima al fine di accertare eventuali violazioni di legge.

 

Alla luce di quanto sopra consiglierei al condominio di trovare un accordo con colui che ha effettuato l’abuso (oggi sanato) onde evitare di procedere legalmente nei confronti di quest’ultimo ed incamminarsi in un percorso lungo, costoso e dalla conclusione incerta.

Qualora non si raggiungesse un accordo equo tra le parti oppure esistessero altri aspetti della vicenda da valutare con maggiore attenzione, al condominio spetterà la scelta: non far nulla o intraprendere una lite!

Sperando di esserLe stato d’aiuto, progo

 

Distinti saluti e BUONE FESTE

 Vincenzo CAPOBIANCO

V (65)

Comments are closed.

Vai alla barra degli strumenti